Il conto alla rovescia per la pubblicazione del bando di concorso Pnrr2 è ormai iniziato, e ogni giorno che passa è uno in meno per provare a fermare una procedura che da più parti viene considerata iniqua e dannosa. Le proteste più veementi si registrano da parte dei movimenti dei docenti idonei dei concorsi PNRR 2023 e dei precedenti concorsi.
Ultima occasione per alcuni requisiti
In questi giorni stanno protestando nei confronti del ministero dell’istruzione che con l’organizzazione del secondo concorso scuola 2024 in un anno, rende inevitabilmente ancora più remota la possibilità che si esauriscano le graduatorie di merito dei concorsi precedenti, scorrendole per assumere chi ha superato le prove dei concorsi senza riuscire però a rientrare nei posti messi a bando.
La manifestazione ha avuto il patrocinio di Flc Cgil, sindacato convinto della necessità di fare marcia indietro in vista del prossimo concorso suola 2024, l’ultimo della fase transitoria che consentirò la partecipazione anche a chi è in possesso di laurea + 24 cfu e diploma itp, per l’ultima volta.
Scorrimento delle graduatorie
La richiesta è l’immissione in ruolo di tutti gli idonei non vincitori e lo scorrimento delle graduatorie esistenti. “Saremo sempre al fianco dei docenti precari – ha dichiarato il sindacato – per ottenere un piano di reclutamento che risponda alle loro legittime aspettative”.
L’urgenza è quella di stabilizzare i precari della scuola. I numeri continuano a crescere e le statistiche raccontano di oltre 200.000 docenti e 40.000 ATA costretti anche quest’anno a lavorare con contratti a termine. Per dare risposte subito a questa categoria che suo malgrado regge la scuola, è necessaria la sospensione dei nuovi concorsi e l’assunzione di tutti gli idonei e dei precari già impegnati nelle scuole.
I tagli nella legge di bilancio
Purtroppo le notizie vanno in senso opposto, con la legge di bilancio che prevede ulteriori tagli di circa 8.000 posti tra docenti e ATA. Flc Cgil chiede di perfezionare un piano assunzionale che tuteli i diritti dei docenti idonei.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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