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La Legge 104 consente, ai disabili e ai familiari che li assistono, di accedere a particolari prestiti agevolati, con vari istituti di credito.

I benefici sono legati, soprattutto, ai tassi di interesse e alle condizioni di rimborso.

InformazioneOggi.it

In particolare, è possibile richiedere un prestito sull’accompagnamento oppure usufruire dei finanziamenti a fondo perduto. Vediamo, dunque, in cosa consistono tali strumenti e quali sono i requisiti per usufruirne.

Per ulteriori informazioni, consulta il seguente articolo: “Prestito agevolato: possibile anche con legge 104, le opportunità poco conosciute“.

Prestiti agevolati per disabili: che cos’è la cessione del quinto?

In Redazione sono giunti alcuni quesiti, da parte dei nostri Lettori:

Salve, che percentuale di invalidità bisogna avere per poter accedere a prestiti agevolati? Grazie.”

Buongiorno, ho un’invalidità all’82% e Legge 104. Ho bisogno di un prestito di 5 mila euro. Ho diritto a qualche agevolazione? Grazie mille.”

Un primo metodo per accedere a prestiti agevolati riguarda i disabili che percepiscono indennità economiche (come l’accompagnamento), ma che, contemporaneamente prestano attività lavorativa oppure percepiscono anche altre prestazioni previdenziali. In tale ipotesi, infatti, è possibile ottenere una particolare forma di finanziamento: la cessione del quinto.

Si tratta di un prestito personale, che viene estinto attraverso una trattenuta diretta in busta paga (o sulla pensione). Di conseguenza, la rata viene pagata alla banca dal datore di lavoro o dall’INPS. L’importo della cessione non può essere superiore a 1/5 dello stipendio mensile netto e non durare più di 120 mesi.

Non tutti i disabili, tuttavia, possono accedere alla cessione del quinto. Essa, infatti, non si applica su:

  • Pensione e Assegno Sociale;
  • Assegno di invalidità;
  • sussidi di sostegno al reddito, come VOCRED, VOCOOP, VOESO;
  • Assegni al Nucleo Familiare;
  • prestazioni di esodo, ai sensi dell’art. 4, commi da 1 a 7-ter, della Legge n. 92/2012.

Sono escluse, insomma, quasi tutte le prestazioni di accompagnamento.

Se, però, i lavoratori disabili o i pensionati hanno anche dei contributi da lavoro dipendente, possono ottenere prestiti agevolati. In tal caso, infatti, le indennità aumentano il reddito percepito e, di conseguenza, offrono una garanzia maggiore per la banca o la finanziaria.

Finanziamenti a fondo perduto: a chi spettano?

Analizziamo altri due quesiti:

Buongiorno, mio figlio di 7 anni è autistico grave e beneficia della 104. Posso chiedere un prestito per invalidi? Grazie mille.”

Salve, posso richiedere un prestito di circa 20 mila euro, per  acquistare un’auto ed intestarla a mio figlio, in modo tale da potermi accompagnare? Sono disabile. In attesa di risposta, cordiali saluti.”

I disabili gravi possono accedere anche ai finanziamenti a fondo perduto. Tali prestiti sono concessi dagli Enti Statali, Regionali, Provinciali o Comunali e sono particolarmente vantaggiosi perché non c’è l’obbligo di restituzione del denaro ricevuto. Inoltre, non bisogna pagare gli interessi e non sono richieste garanzie.

Il presupposto fondamentale per richiedere tali prestiti è il riconoscimento dell’invalidità civile, da parte di una Commissione medica dell’ASL integrata con un medico INPS. Sulla base della percentuale di invalidità, si è autorizzati ad aderire ai vari bandi pubblicati dagli Enti.

I nostri Lettori, in quanto disabili, possono sicuramente aderire a qualche finanziamento a fondo perduto; consigliamo, dunque, di richiedere informazioni più dettagliate agli Enti territoriali.

In ambito europeo, è molto conosciuto il cd. Fondo Sociale Europeo, che ha lo scopo di combattere l’emarginazione sociale e favorire l’inclusione. A tale progetto si aderisce proprio partecipando ai vari bandi di concorso, di volta in volta pubblicati. Per le persone disabili sono disponibili i seguenti prestiti:

  • Fondo per le non autosufficienze”, rivolto ad anziani e a soggetti disabili gravi;
  • Fondo per le persone che rientrano nello spettro autistico”, particolarmente indicato per il figlio del nostro Lettore;
  • Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”;
  • Fondo per l’accessibilità turistica”.

Potrebbe interessarti anche il seguente approfondimento: “Prestito sull’Assegno ordinario di invalidità: è possibile? La risposta non è scontata“.

I prestiti agevolati erogati dalle banche

Prestiti agevolati per soggetti svantaggiati, infine, sono concessi anche da alcune banche. In particolare, sono disponibili le seguenti opportunità:

  • Per avere Cura”, promosso da Banca Intesa Sanpaolo e destinato alle persone non autosufficienti. Il finanziamento è di massimo 12 mila euro (diviso in rate annuali di 6 mila euro), per un totale di 2 anni;
  • N.D.I.- Associazione Nazionale Disabili Italiani, da accesso ad una serie di mutui, versando una quota associativa di 25 euro;
  • Prestito della speranza”, della Conferenza Episcopale Italiana, in collaborazione con Banca Intesa Sanpaolo;
  • Aurora”, di Veneto Banca, diretto all’acquisto di una serie di beni e servizi (per esempio, automobili e attrezzature mediche);
  • Prestito Senza Barriere” di BPER, del valore massimo di 25 mila euro e di durata decennale;
  • Mutuo Plafond Casa, ideato da Unicredit, di importo complessivo di 250 mila euro e con tasso agevolato, per l’acquisto di una casa da parte dei soggetti disabili;
  • Trust in Life”, di UBI Banca, rivolto alle persone con gravi disabilità e alle loro famiglie.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

 

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