FERMO In arrivo nuovi fondi per le imprese: anche in questo caso sono legati alle scelte sull’energia rinnovabile. Entro la fine del prossimo mese uscirà anche un bando che in tutto prevede risorse per quasi 20,3 milioni, rivolto all’efficientamento energetico. A illustrarlo, durante un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in Provincia a Fermo, l’assessore alle Attività produttive e all’Energia Andrea Maria Antonini. Al confronto era presente anche il presidente della Provincia Michele Ortenzi.
La tendenza
Antonini parla di un processo di decarbonizzazione «che è fondamentale per rendere la nostra regione più forte e rispettosa dell’ambiente, producendo energie compatibili con le richieste dell’Europa». La novità è rappresentata dai contributi a fondo perduto abbinati all’abbattimento dei tassi di interesse: in sostanza da un lato l’impresa efficienta i processi produttivi e riduce i consumi di energia e produce energia da fonti rinnovabili per autoconsumo, e dall’altro riduce la dipendenza da fonti fossili, ad esempio con l’installazione di pannelli fotovoltaici con sistemi di accumulo. Le imprese potranno accedere a un contributo che può arrivare a coprire, per quelle piccole e medie, il 100% del costo di investimento ammissibile, in parte in conto capitale (30%), in parte con finanziamento agevolato a tasso zero (70%). Per le grandi imprese il contributo massimo è del 70% (30% in conto capitale e 40% massimo di finanziamento agevolato). L’investimento minimo è di 50mila euro. Si parla di numerosi settori, dalla manifattura al commercio, dalle attività di servizi di alloggio e ristorazione, a quelle professionali, scientifiche e tecniche. La scelta anche perché, come ricorda l’assessore, «i dati della Banca d’Italia mostrano per il 2024 una caduta degli impieghi finanziari nei confronti delle imprese, e questo ha determinato non pochi problemi per aumenti dei tassi di interesse e credito». Finora il bando della Regione ha soddisfatto 2mila domande e circa 500 sono rimaste escluse. «Ecco perché – sottolinea a sua volta l’assessore al Bilancio Goffredo Baglioni, anche lui presente all’incontro – abbiamo trovato ulteriori risorse. Inoltre a settembre prevediamo l’uscita di un altro bando per 4,7 milioni circa».
Le fasi
Le strategie creditizie delineate prevedono anche la riapertura del Fondo Nuovo Credito, grazie a oltre 10 milioni recuperati da fondi di rotazione gestiti negli anni precedenti. In futuro ulteriori 8,3 milioni serviranno poi a sostenere gli aumenti di capitale necessari per nuovi investimenti, affrontando il problema della sottocapitalizzazione delle piccole imprese. Per la Regione «rafforzare la struttura finanziaria è fondamentale per agevolarne l’accesso futuro al credito bancario, soprattutto per le piccole imprese che sono soggette alle regole rigide delle grandi banche. Il contesto regionale ha visto negli anni la diminuzione del ruolo delle banche locali, al punto che oggi ci sono una settantina di Comuni nelle Marche privi di sportello bancario». Antonini sottolinea che le misure messe in campo sono importanti per l’avvio e il consolidamento delle start-up, per l’internazionalizzazione e per l’efficientamento energetico delle imprese, gli investimenti green e le attività agricole e agroindustriali. «Garantire liquidità alle aziende che investono e si sviluppano è fondamentale per la riuscita dei loro progetti e per la crescita del settore – conclude -: per questo prevediamo strumenti finanziari a supporto delle piccole e medie imprese, e li affianchiamo a contributi a fondo perduto».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui