Occupano un alloggio Ater e lo usano per spacciare. Catena di segnalazioni: «Ci sono strani movimenti» – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni

ROVIGO – Un doppio successo per la Polizia locale che ha sia messo fine all’occupazione abusiva di un alloggio popolare vuoto, sia scoperto due spacciatori di droga.
Partendo proprio da questo secondo aspetto, è il primo significativo sequestro di droga che effettua il corpo della Polizia locale cittadina, che ha rinvenuto quasi mezzo etto di droga nell’abitazione di Sant’Apollinare indebitamente usata dai due tunisini, uno dei quali era anche clandestino, con già precedenti penali alle spalle e tuttora circolante in Italia, l’altro è incensurato e regolare.

L’OPERAZIONE

Tutto è cominciato da una catena di segnalazioni, come ha spiegato il vice commissario Elia Merlin responsabile dell’intervento, accanto al vice comandante Giampaolo Sprocatti. I vicini della casa Ater hanno avvisato quest’ultima che c’erano strani movimenti di persone nell’alloggio. Già questo aveva messo in allarme l’Ater stessa, visto che non risultava assegnato e abitato. Così è stata fatta una segnalazione alla Polizia locale che supportata per maggiore sicurezza dai carabinieri del Radiomobile, ha mandato suoi agenti all’abitazione della frazione giovedì pomeriggio.
Entrati in casa, i poliziotti rodigini hanno sia notato l’evidente nervosismo dei due tunisini, che già si trovavano nei guai per l’occupazione abusiva della casa, sia hanno avvertito un forte odore di droga. Inconfondibile. Una rapida ricerca ha permesso di trovare, solo parzialmente nascoste, 19 dosi di stupefacente vicino a un letto. Per la precisione, 18 di hashish per oltre 40 grammi, divise in sacchettini di cellophane per la vendita, e una dose di cocaina da 1,7 grammi. «Considerando che generalmente la dose di cocaina usata è di mezzo grammo – spiega il vice commissario Merlin – con quel sacchettino ne venivano tre, mentre i 18 sacchettini di hashish erano tutte dosi molto “piene” e avrebbero permesso più consumi».
Portati in caserma per le identificazioni, i due sono stati denunciati per i reati che vanno dallo detenzione di droga a fini di spaccio all’occupazione abusiva dell’alloggio.
Ora con i carabinieri procedono le indagini per verificare connessioni e reti che hanno fornito ai due nordafricani la droga che dovevano vendere, nonché eventuali ruoli ricoperti nell’ipotesi di un’organizzazione, oppure se si tratti di figure marginali.
«È una svolta importante per la Polizia locale – sottolinea ancora Merlin – evidenzia l’importanza dei controlli e ringrazio il Reparto operativo per la professionalità e l’impegno. Si dimostra che non siamo solo quelli delle multe, ma facciamo sicurezza». «Una sicurezza a 360 gradi», chiosa il vice comandante Sprocatti. E a margine ancora Merlin spiega, ma nulla ha a che vedere, che giovedì è stato pure fermato per controlli un veicolo condotto da un asiatico scoprendo che non era revisionato né assicurato e la patente di guida era contraffatta, per 900 euro di multa e denuncia dopo l’identificazione in caserma.

SODDISFAZIONE

«È un’operazione che dimostra come la Polizia locale sia sempre più la quarta forza dell’ordine in città, nella massima collaborazione tra queste – sottolinea l’assessore competente Mattia Maniezzo con a fianco il consigliere comunale Renato Campanile, ex agente dell’Antidroga della questura – sono state trovate dosi pronte per la vendita, questo significa aver tolto droga dalla città. È dal primo giorno che abbiamo investito sulle professionalità della Polizia locale e si dimostra che stiamo prendendo la direzione giusta, dando risposte alla città e aumentando la percezione della sicurezza».
L’assessore Michele Aretusini si aggancia come referente per l’Edilizia popolare. «L’abusivismo è un problema che abbiamo e mi complimento con la Polizia locale. E oltre a ciò ci sono anche significative morosità sulle quali mettiamo grande attenzione. Tutto ciò per dare la casa a chi ha i requisiti, nella legalità. Se poi addirittura si occupano abitazioni per spacciare, è evidente che bisognerà fare sempre più verifiche».