Quattromila e cinquecento emendamenti. Oltre mille e duecento presentati dalla stessa maggioranza che sostiene il governo. Dall’anno scorso, dal patto di maggioranza per non presentare modifiche alla manovra, sembrano passati molto più di dodici mesi. Segno che i tempi sono cambiati, e gli stessi partiti che sostengono il governo sono intenzionati a mettere un loro segno nella legge di Bilancio.Sono 190 le proposte presentate da Fratelli d’Italia, mentre da Forza Italia ne sono arrivate 501.
La Lega ne ha avanzate 428, Noi Moderati 142. Per quanto riguarda le opposizioni, il Pd ha depositato 992 emendamenti, il Movimento 5 Stelle 1.218, Alleanza Verdi e Sinistra 354, Misto+Europa 45, Italia Viva 282, Gruppo Misto 76, Misto Minoranze linguistiche 201 e Azione 130. Risultano infine depositati 1 emendamento del governo e 2 delle commissioni. Forza Italia punta con decisione alla riduzione dell’Irpef, con il taglio della seconda aliquota dal 35 al 33 per cento. Ma è un progetto su cui in parallelo sta lavorando anche il governo con il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo di Fratelli d’Italia. Da Forza Italia sono arrivate anche proposte per eliminare l’allargamento della web tax a tutte le imprese in modo da mantenerla solo per i “giganti del web” che fatturano almeno 750 milioni di euro all’anno. C’è poi la richiesta del rinvio dell’entrata in vigore della sugar tax al primo gennaio 2026, anziché al primo luglio 2025. Previsto anche il ripristino delle risorse tagliate alla Metro C per gli anni 2025, 2026 e 2027: 25 milioni il prossimo anno, e 50 milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027. C’è anche un emendamento per un intervento sulla rivalutazione straordinaria delle pensioni minime per garantire un importo di circa 623 euro al mese. E ancora la soppressione della norma sui controllori del Mef nei collegi di revisione dei soggetti che hanno contributi dallo Stato. Infine il turn over al 100% per le forze dell’ordine.
La Lega invece ha presentato tre emendamenti per riscrivere la tassazione sulle criptovalute. Il primo prevede semplicemente la soppressione dell’innalzamento del prelievo al per cento, gli altri due emendamenti prevedono, il primo, la riduzione dell’aliquota dal 42% al 28% e ce un tavolo permanente; un altro sostituisce l’aumento dell’aliquota al 42% con la rimozione della soglia (di 2mila euro) di esenzione dalle imposte per le plusvalenze sulle criptovalute. Con un altro emendamento, la Lega propone una nuova rottamazione per le cartelle esattoriali, la quinta della serie. Le cartelle coperte sono quelle emesse dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. La proposta, secondo ciò che viene riferito, è a prima firma Alberto Gusmeroli e prevede che i debiti potranno essere estinti senza corrispondere le somme affidate all’agente della riscossione a titolo di interessi e di sanzioni, gli interessi di mora o le sanzioni e le somme aggiuntive e le somme maturate a titolo di aggio, versando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella.
LA SANATORIA
Si potrà pagare in massimo 120 rate uguali, la prima il 31 di luglio 2025 e le restanti l’ultimo giorno del mese fino alla estinzione del debito. Le opposizioni, invece, hanno presentato un emendamento firmato da tutti i leader per aumentare i fondi per la sanità. La proposta prevede che il finanziamento del Sistema sanitario nazionale aumenti di 6.802 milioni di euro per l’anno 2025, 10.578 milioni per il 2026, 11.280 milioni, 12.163, 13.225, 14.398 milioni per gli anni successivi fino al 2030 con risorse prese dai sussidi ambientalmente dannosi.
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