Che la Regione Friuli Venezia Giulia stia facendo negli ultimi anni un grande sforzo per aumentare la sua attrattività turistica è sotto gli occhi di tutti. “In Friuli Venezia Giulia abbiamo avviato un percorso di crescita virtuoso e abbiamo la fortuna, anche per configurazione geografica, di offrire ciò che il mercato oggi richiede, un turismo lento e sostenibile: alle centinaia di società cooperative che lavorano nel Terziario e si occupano di turismo dico di credere fino in fondo nei loro progetti di investimento perché il settore sta crescendo moltissimo e crescerà ancora nei prossimi anni in maniera esponenziale”, ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini.
Buone pratiche turistiche
L’occasione l’ha fornita il convegno organizzato da Confcooperative Alpe Adria sul ‘Turismo di Comunità’ nella sala Valduga della Camera di Commercio di Udine che, alla presenza tra gli altri del presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, ha affrontato il tema del turismo, che mette al centro i territori marginali, la sostenibilità e la responsabilità verso le comunità, presentando esempi e best practice regionali e italiane. “Un turismo che una volta avremmo definito ‘di nicchia’, ma che oggi gioca un ruolo importante e può rappresentare un asset strategico per le oltre 100 società cooperative iscritte a Confcooperative Alpe Adria che operano nei settori del turismo, dei servizi e dello sport, generando ogni anno una produzione che supera il valore di 120 milioni di euro”, ha osservato Bini, illustrando alcuni dati che riguardano il comparto turistico regionale.
Alberghi diffusi
“Il turismo rappresenta un motore economico fondamentale per molte piccole realtà locali, dove la sua presenza è spesso decisiva per il mantenimento del tessuto sociale”, ha osservato l’assessore. Per questo un altro ambito in cui la Regione sta investendo è quello degli alberghi diffusi, che rappresentano una delle chiavi per la valorizzazione dei piccoli centri e dei territori meno battuti dal turismo di massa. “La Regione Friuli Venezia Giulia è un esempio virtuoso in questo campo, e nel 2024 abbiamo stanziato circa 3 milioni di euro per il potenziamento degli alberghi diffusi, a valere su tre diversi bandi”, ha dichiarato Bini, evidenziando come questi interventi mirano a rilanciare l’ospitalità nelle aree più carenti di offerta ricettiva. Questi indirizzi strategici hanno già portato ripercussioni importanti sull’economia regionale, con il turismo che ha rafforzato il proprio ruolo chiave. Secondo le stime di Demoskopika, nel 2024 la spesa turistica diretta in Friuli Venezia Giulia si attesterà a circa 1 miliardo di euro, con una crescita del 10,2% rispetto al 2023. “Rispetto agli anni pre-pandemia, quando si attestava attorno a 600 milioni, il dato è quasi raddoppiato” ha rilevato Bini.
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