L’assegno Inps per caregiver e disoccupati rappresenta un’opportunità significativa per chi si trova in difficoltà economica, con importi che possono arrivare fino a 1.500 euro al mese e durare fino all’età della pensione di vecchiaia. Questa misura, rinnovata per il 2025, è accessibile a chi rispetta requisiti stringenti, come aver superato i 63 anni e 5 mesi di età e aver maturato almeno 30 anni di contributi. Tuttavia, i tempi stringono: per ottenere questo aiuto economico, è necessario presentare due domande all’Inps, una per il riconoscimento dei requisiti e l’altra per la richiesta effettiva dell’assegno.
L’Ape Sociale, che include anche caregiver e disoccupati senza più accesso alla Naspi, funge da assegno ponte, ma non permette di svolgere lavori regolari. Scopriamo chi può accedere, quali documenti servono e come evitare errori che potrebbero ritardare o compromettere la ricezione di questo sostegno fondamentale.
Chi può richiedere l’assegno Inps per caregiver e disoccupati
Questa misura è rivolta a categorie specifiche che si trovano in situazioni di svantaggio economico o lavorativo, come:
- Caregiver: persone che assistono da almeno sei mesi un coniuge, genitore, figlio o parente fino al secondo grado con grave disabilità.
- Disoccupati senza Naspi: coloro che hanno terminato il periodo di indennità di disoccupazione e non hanno trovato nuova occupazione.
- Lavoratori usuranti: soggetti impegnati in professioni particolarmente faticose o pericolose.
- Invalidi al 74% o più: chi ha una significativa riduzione della capacità lavorativa documentata.
Requisiti per accedere all’Ape Sociale
Per accedere all’Ape Sociale, oltre a rientrare in una delle categorie sopra citate, è necessario rispettare i seguenti requisiti:
- Età minima: almeno 63 anni e 5 mesi.
- Anzianità contributiva: 30 anni di contributi versati, o 36 anni per chi svolge lavori usuranti.
Importo dell’assegno e limiti
L’Ape Sociale non è una vera e propria pensione, ma un assegno ponte che accompagna fino all’età pensionabile. L’importo massimo mensile è di 1.500 euro, non soggetto a rivalutazione, tredicesima o quattordicesima. Al raggiungimento dei 67 anni, il beneficiario passa automaticamente alla pensione di vecchiaia ordinaria, con i relativi benefici aggiuntivi, come la possibilità di riprendere a lavorare.
Procedure e documentazione necessaria
Per ottenere l’assegno è necessario presentare due domande distinte all’Inps:
- Riconoscimento dei requisiti: questa fase serve a certificare la condizione di caregiver, disoccupato o lavoratore usurante.
- Richiesta dell’assegno: solo dopo l’approvazione dei requisiti si può richiedere il pagamento del sostegno economico.
Tra i documenti da preparare ci sono:
- Certificazioni mediche attestanti lo stato di salute del familiare assistito per i caregiver.
- Documentazione che confermi la cessazione della Naspi per i disoccupati.
- Dichiarazione dei contributi versati e delle condizioni lavorative per chi svolge lavori usuranti.
Limitazioni e divieti
L’Ape Sociale prevede alcune restrizioni:
- È ammesso solo il lavoro autonomo occasionale, con un limite di 5.000 euro annui.
- Non è reversibile e non consente di accumulare contributi aggiuntivi.
Questi vincoli terminano al raggiungimento dei 67 anni, momento in cui il beneficiario può ottenere la pensione di vecchiaia e tornare eventualmente al lavoro.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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