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Scopriamo miPAGO, l’anello dei pagamenti senza batteria #finsubito prestito immediato


Si chiama miPAGO e al primo sguardo sembra davvero un comune anello. Invece, quando lo avvicinate al lettore NFC di qualsiasi POS, potete effettuare pagamenti contactless in maniera facile, sicura e soprattutto discreta. Lo abbiamo messo al dito qualche mese fa, lo abbiamo portato con noi in viaggio e in vacanza, lo abbiamo usato nella vita di tutti i giorni e ora è arrivato il momento di parlarvene in maniera dettagliata nella nostra recensione completa.

Com’è fatto miPAGO

miPAGO è un anello di pagamento disponibile in ceramica (sul sito potrete visionare i vari colori tra cui potrete scegliere), in argento e in oro placcato 18kt. Ogni anello è disponibile in varie misure (dalla 5 alla 15 USA) e per essere sicuri di non sbagliare è possibile acquistare il kit di misurazione che include quello che il team miPAGO chiama simpaticamente “misurometro” che vi permetterà di scoprire la misura giusta per voi, anche in base al dito sul quale vorrete indossare l’anello. All’acquisto del kit di misurazione viene anche inviato un codice con il quale sarà successivamente possibile acquistare senza costi aggiuntivi il proprio anello dei pagamenti nella taglia e nel colore desiderati. I prezzi cambiano a seconda del modello e vanno dai 119 euroin su, salvo promozioni attive.

La confezione del prodotto consiste in una piccola scatolina minimal ma dal design accattivate e, soprattutto, nei colori distintivi del brand: nero e fucsia. Oltre al prodotto, all’interno troverete una quick user guide con vari QR Code che vi aiuteranno a configurare correttamente la carta all’anello e cominciare subito a “scordarvi il portafoglio” a casa, proprio come ripetuto spesso da miPAGO nella comunicazione social. L’intera operazione di associazione dura in media 5-10 minuti, è molto facile e intuitiva e grazie ai video tutorial di YouTube sarà ancora più facile effettuarla.

Ma non c’è un carica batteria nella confezione? No, perché miPAGO non va ricaricato e non ha alcuna batteria né sensore al suo interno. Per questo non avrete mai spiacevoli sorprese al momento del pagamento, la tecnologia che utilizza è di fatto quella di una normale carta di credito con modalità di pagamento contactless.

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Carte compatibili

È possibile utilizzare l’anello miPAGO sia con una carta Revolut VISA che con il wallet Curve. Nel secondo caso, trattandosi di un “portafoglio digitale” Curve consente di installare sulla propria app tutte le carte di pagamento che avete a disposizione. Di fatto, creare e ricevere una carta Curve non significa aprire un nuovo conto ma piuttosto avvalersi di un raccoglitore di quelle che sono tutte le tue carte italiane o straniere. Curve supporta carte di credito, di debito e anche ricaricabili (prepagate) appartenenti a circuiti Visa e Mastercard. Grazie a Curve potete anche controllare contemporaneamente più carte di pagamento. Ad esempio, se decidete di caricare sul wallet una carta di credito e una di debito, potrete gestirle quotidianamente e scegliere di volta in volta dall’app quale utilizzare per i pagamenti con un semplice click. Potete avvalervi di Curve anche per associare e controllare una sola carta. Nel prossimo paragrafo vi spieghiamo come effettuare la tokenizzazione, ovvero l’associazione tra l’anello e la tua carta. Per maggiori dettagli su Curve vi rimandiamo invece al nostro articolo dedicato.

La configurazione iniziale

La configurazione dell’anello miPAGO è decisamente semplice: vi basta scaricare la companion app dal Play Store o dall’App Store, avviarla e seguire le istruzioni che compaiono a schermo. Sostanzialmente dovrete appoggiare l’anello sul retro dello smartphone (a patto che sia provvisto di tecnologia NFC), in corrispondenza della posizione del sensore (la posizione può variare a seconda dello smartphone che utilizzi: negli Android è posizionato nella parte centrale della scocca posteriore; negli IOS è orientato nei pressi della fotocamera posteriore).

Scopriamo miPAGO, l'anello dei pagamenti senza batteria 4

Noi abbiamo utilizzato Curve, in ogni caso, sia che scelgiate Curve oppure Revolut Visa, dovrete inserire l’indirizzo e-mail del vostro account, i dati del wallet Curve (o della carta Revolut), numero, data di scadenza e codice CVC, seguendo le chiare istruzioni riportate nell’applicazione. A questo punto dovrete posizionare nuovamente l’anello sul retro dello smartphone così che le informazioni del wallet Curve a cui avrete associato preventivamente le vostre carte vengano scritte sull’anello, rendendolo quindi ufficialmente utilizzabile.

A questo punto l’anello miPAGO è diventato a tutti gli effetti una carta di credito e può essere utilizzato per effettuare un pagamento in qualsiasi negozio. Se la carta di credito lo richiede, dovrete inserire il PIN, cosa che solitamente avviene per pagamenti superiori ai 25 o ai 50 euro.

E in caso di furto o smarrimento?

La prima cosa a cui si fa riferimento quando si pensa a un accessorio del genere è “Se lo perdo o me lo rubano?”. Come possiamo leggere tra le FAQ del sito miPAGO “quando collegate una carta di pagamento al vostro anello miPAGO, viene generato un identificativo della carta, chiamato token, che differisce dal numero originale. Questo token può essere utilizzato esclusivamente con il vostro anello e per nessun altro tipo di transazione (che sia essa fisica oppure online).

Di conseguenza, l’anello dei pagamenti è protetto da eventuali clonazioni. Anche in caso di una violazione dei dati presso uno dei negozi in cui avete effettuato un acquisto, il numero di carta associato rimarrà inaccessibile. Inoltre, il token è crittograficamente legato al singolo dispositivo; quindi, non può essere trasferito su altri accessori di pagamento (gli indossabili). In sintesi, i pagamenti con l’anello dei pagamenti offrono un alto livello di sicurezza, anche superiore rispetto a quelli effettuati con una carta “fisica”.

Oltre alle misure di sicurezza offerte dalla tecnologia dell’anello dei pagamenti miPAGO, sottolineiamo che in caso doveste subire un furto o lo smarriste, potrete “spegnere” le funzionalità di pagamento dell’anello direttamente dall’app. Se voleste sentirvi ancora più sicuro potreste sempre bloccare il conto contattando la vostra banca e agendo nel medesimo modo in cui vi comportereste qualora smarriste o vi rubassero la carta di pagamento fisica. La differenza è che, se bloccate solo l’anello, avrete comunque la carta di credito sempre attiva per effettuare i pagamenti. Invece, chiedere il blocco e la sostituzione della carta in banca rende la procedura irreversibile. In questo modo, se doveste ritrovare l’anello che avete smarrito, in futuro potreste anche comodamente riattivarlo con un semplice click direttamente dall’app.

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L’uso “sul campo”

Ma quanto è semplice utilizzare miPAGO nella vita di tutti i giorni? Lo abbiamo indossato all’indice nella versione Black Rough per circa tre mesi, utilizzandolo per pagare in diverse tipologie di esercizi commerciali, in Italia così come all’estero, approfittando di qualche vacanza personale e di una trasferta di lavoro.

Per portare a termine un pagamento è sufficiente seguire le indicazioni fornite dal produttore: in sostanza chiudere la mano a pugno e avvicinarla (senza necessariamente appoggiarla) al lettore POS perché l’anello venga riconosciuto. Non tutti i POS dispongono dell’icona visibile della zona in cui è presente il lettore NFC, quindi, potrebbe capitare anche a voi di “vagare con la mano” alla ricerca del lettore per effettuare la transazione. Nulla che non potrebbe accadere anche con una carta fisica, comunque.

In linea di massima non abbiamo avuto problemi e non è mai stato necessario sfilare l’anello, operazione che andrebbe a inficiare l’utilità di questo dispositivo. La cosa di cui ci siamo curiosamente accorti, invece, è che alcune persone in giro usano l’anello come un normale bancomat, estraendolo dal portafoglio o dalla tasca… davvero esilarante.

miPAGO

La cosa che abbiamo apprezzato maggiormente è che l’anello dei pagamenti miPAGO è sempre pronto all’uso: nelle stesse settimane in cui lo abbiamo utilizzato stavamo testando anche uno smart ring dotato di batteria. Doverlo ricaricare ogni 3 giorni è uno dei suoi talloni d’Achille che ci ha fatto apprezzare ancora di più il miPAGO, visto che non va mai caricato ed è sempre al dito pronto ad entrare in azione con un semplice tocco.

È un valido alleato di chi fa sport e non vuole portare con sé il portafogli. Inoltre, le reazioni che si ottengono alla cassa durante i pagamenti sono impagabili. C’è addirittura chi potrebbe non credere che si tratti di un anello e che vi siate impiantati qualche fantomatico chip sotto pelle. Insomma, le risate e le reazioni stravaganti non mancheranno.

In conclusione

Abbiamo approcciato a miPAGO con il giusto grado di scetticismo, soprattutto per ciò che riguarda il livello di sicurezza: dopo aver compreso il meccanismo dei token e di come sia possibile disabilitarli in pochi secondi, abbiamo indossato miPAGO al dito senza alcun timore. Inoltre, ci siamo resi conto di quanto risulti discreto e sicuro nei luoghi affollati, come le metropolitane, e di quanto sia anche bello da indossare proprio grazie al design elegante e minimale che lo contraddistingue sia nella versione in ceramica che in quelle silver e gold.

Pro:

    • nessuna batteria
    • semplice da configurare
    • facile da bloccare
    • assistenza clienti veloce e tempestiva

Contro:

    • Limitato supporto diretto alle carte di credito
    • richiede uno smartphone con NFC per la tokenizzazione
    • la lettura del tag NFC su uno smartphone non è sempre istantanea

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