Calano le compravendite delle case a Firenze dell’8,1% secondo la stima di Tecnocasa: per l’acquisto servono l’equivalente di 8,8 anni di stipendio. Da un’analisi elaborata da Ipsos per Changes Unipol risulta che la percentuale di chi ha finanziamenti attivi è inferiore alla media nazionale (37%)
Firenze è la città con meno mutui in Italia: sarebbero 3 i fiorentini su 10 ad avere un mutuo attivo, intestato a loro o ad altri familiari. Dato che si traduce nel 31% inquadrando la minor incidenza di mutui nel capoluogo toscano, rispetto alla media italiana del 37%. A rilevarlo è un’indagine targata Changes Unipol, elaborata da Ipsos, nella quale spicca anche il 68% di fiorentini che dichiarano di non aver mai aperto un mutuo per l’acquisto della prima casa, contro il 57% a livello nazionale.
L’analisi, in relazione alla riduzione dei tassi di interesse avviata dal giugno scorso dalla Banca Centrale Europea e proseguita a settembre e ottobre, si è svolta tramite interviste ad un campione rappresentativo della popolazione nazionale, residente nelle aree metropolitane.
Perché i fiorentini richiedono un mutuo? Per la prima casa 2 su 1010 hanno attivo mentre sulle seconde case, la percentuale di chi non ha mai usufruito di un mutuo per l’acquisto sale all’83%, il 12% lo ha in corso. Infine 1 su 10 ha un finanziamento per la ristrutturazione di casa, il 13% ne ha avuto uno in passato e il 77% ha affrontato la spesa senza mai aprirne uno. Sul piatto della bilancia, il tasso nella sottoscrizione di un mutuo pesa per il 66% degli intervistati a Firenze, che rimanderebbero in caso di valori troppo alti rispetto al 34% che lo sottoscriverebbe ugualmente, cercando l’opzione più conveniente con l’idea di rinegoziare il prima possibile.
Passati al setaccio anche i prestiti finalizzati: negli ultimi 5 anni i fiorentini che hanno fatto uso di pagamenti a rate almeno qualche volta e chi non li ha mai richiesti quasi si equivalgono, rispettivamente al 48% e 52%. Sono invece 2 su 10, il 18%, coloro che conoscono e fanno uso del “Buy Now Pay Later”, finanziamento a breve termine tradotto “acquista ora, paga dopo”. Nonostante il fanalino di coda sul tema mutui, Firenze risulta la prima città italiana per consigli e informazioni richiesti a consulenti bancari e finanziari, figura di riferimento per oltre 1 fiorentino su 2. Sul mattone in città, calo di transazioni e crescita nei prezzi nella prima metà del 2024. Secondo l’ultimo report dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, su dati dell’Agenzia delle Entrate, in Italia il secondo trimestre ha registrato una ripresa delle compravendite dell’1,2% rispetto allo stesso trimestre del 2023.
«Il mercato immobiliare — rileva Tecnocasa — inverte la tendenza seppure con un tasso di crescita contenuto. Il ribasso dei tassi ha ridato fiducia ai potenziali acquirenti, come dimostra l’aumento delle compravendite supportate da mutuo».
Controtendenza nelle grandi città: la contrazione più sensibile emerge proprio su Firenze, al — 8,1% nel periodo in esame insieme a Milano (-7,3%) contrariamente a Roma, Genova e Palermo, allineate al trend positivo.
Stimati da Tecnocasa anche quanti stipendi occorrono per acquistare casa: Firenze, sul podio dopo Milano e Roma, conta 8,8 annualità.
Fonte La Repubblica
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