Rimini, 18 novembre 2024 – Il sapore della vittoria. E la soddisfazione di aver lavato l’onta del 2020. Quattro anni fa, nonostante il trionfo di Bonaccini, il centrosinistra a Rimini era uscito sconfitto. Il centrodestra aveva vinto in 20 dei 25 comuni, la Lega aveva superato il Pd.
“Stavolta – sorride Filippo Sacchetti, segretario provinciale del Pd e sindaco di Santarcangelo – ci siamo ripresi tutto, con gli interessi”.
Il centrosinistra è primo in 13 dei 27 comuni. Ma ha preso complessivamente più voti e ha trionfato in quasi tutti i comuni più grandi, a eccezione di Riccione e Bellaria.
A sinistra Antonio Barboni, coordinatore provinciale di Forza Italia a Rimini e a destra il deputato Pd Andrea Gnassi
“Questo risultato è merito di de Pascale, romagnolo, pragmatico, che sa stare sul pezzo, e della coalizione. Ma è anche figlio del lavoro fatto in questi anni dal Pd nel territorio riminese”.
Sacchetti poi si concentra sul risultato del Pd, che definisce “straordinario. Rispetto al 2020 (quando i dem si fermarono al 31,5%) abbiamo guadagnato oltre 10 punti. Questo lo si deve anche al grande lavoro fatto dei nostri candidati: tutti hanno ottenuto ottimi risultati”.
Per Sacchetti le regionali sono state l’ultimo atto da segretario: a breve il congresso del Pd per rinnovare i vertici. Parla di “una straordinaria vittoria per Michele de Pascale e per tutto il centrosinistra” il deputato del Pd Andrea Gnassi.
“Questo – aggiunge – è il trionfo della concretezza e della responsabilità. Consapevoli dei tanti pregi della nostra regione, non abbiamo mai negato i problemi e anzi ne abbiamo parlato per provare ad affrontarli con soluzioni concrete”.
Per Gnassi (che faceva parte della squadra elettorale di de Pascale) “con Michele si apre una nuova pagina. È il tempo del rilancio e della riorganizzazione della sanità pubblica. Il tempo di finire speculazioni nazionali sulle cause delle alluvioni in Emilia Romagna e affrontare il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico”.
Gnassi, Sacchetti, il sindaco Jamil Sadegholvaad e tanti altri ieri erano a Bologna a festeggiare con de Pascale. Per il sindaco di Rimini l’analisi del voto può attendere. Ora c’è solo da celebrare “la bellissima vittoria di Michele de Pascale e del centrosinistra. Questa è una bellissima giornata per l’Emilia Romagna!”.
Centrodestra
Il sorpasso del 2020 non si è avverato una seconda volta. La candidata del centrodestra Elena Ugolini si ferma a un soffio dal 45%, distante circa otto punti percentuali da Michele De Pascale. L’astensionismo è stato indubbiamente un elemento che ha pesato e, come precisa Nicola Marcello, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, “quando i votanti sono pochi vengono avvantaggiati i partiti strutturati e i candidati che si organizzano e battono il territorio”.
Il centrodestra resta forte nelle vallate e ne piccoli comuni. Se fosse una partita in cui si vincono i comuni, vincerebbe per 14 a 13, ma la massa dei voti è andata al centrosinistra con Rimini, Misano, Cattolica e Santarcangelo.
Il centrodestra si prende invece Bellaria ed anche Riccione con una rincorsa portata a termine seggio dopo seggio fino al risultato finale. Ma a conti fatti il centrodestra unito resta dietro, tra chi comunque può sorridere e chi no. Fdi è tra quelli che vedono il bicchiere mezzo pieno. “Abbiamo ottenuto un risultato molto buono – riprende Marcello -, attorno al 28%, migliore della media regionale. Si tratta di un risultato oltre le previsioni”.
Da qui riparte Fratelli d’Italia per strutturarsi sempre più sul territorio in vista delle prossime comunali a Rimini, e a Riccione. A sorridere è anche Forza Italia che migliora il risultato percentuale di quattro anni fa balzando dal 4% al 7%, merito delle strategie volute da Antonio Tajani con l’apertura alle civiche.
“Direi che è andata bene – premette Antonio Barboni coordinatore provinciale degli azzurri -. L’operazione Riccione ad esempio, con l’accordo con le civiche ci ha portato a oltre il 18%. Per non parlare dell’ottimo risultato di Bellaria. In generale abbiamo ottenuto buoni riscontri anche se a Rimini abbiamo pagato la presenza della civica della candidata Ugolini che può avere eroso voti”.
Altro umore in casa Lega. Era chiaro che il risultato di quattro anni del Carroccio con il 35% ottenuto in provincia non era replicabile, ma le previsioni meritano una riflessione.
La Lega ha ottenuto una percentuale inferiore al 5%, in linea con la civica della candidata Ugolini. “È presto per fare considerazioni e analisi ponderate sui numeri reali” premette Jacopo Morrone, segretario Lega Romagna. “Fa bene Michele De Pascale a fare festa prima di varcare la soglia dei palazzi regionali come presidente perché come entrerà si accorgerà che c’è poco da festeggiare. La situazione è molto precaria e ingarbugliata. Da parte nostra abbiamo fatto il possibile, come ha fatto il possibile Elena Ugolini. Una candidata civica vera, ben individuata da Fratelli d’Italia e sostenuta con forza dall’intera coalizione”.
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