Il Forum nazionale sul turismo sostenibile e i patrimoni dell’umanità, tenutosi a CastelBrando, ha attirato oltre 200 esperti e istituzioni per una giornata di discussione sul futuro del turismo in Italia. Organizzato in collaborazione con TEHA Group e la Regione del Veneto, l’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti del settore turistico, accademici e istituzioni pubbliche, con l’obiettivo di definire strategie concrete per un turismo più sostenibile e rispettoso del patrimonio culturale e naturale italiano.
Nel corso del Forum è stato presentato il Rapporto Strategico sul Turismo Sostenibile 2024, che delinea le tendenze, le sfide e le opportunità per trasformare l’Italia in un modello globale di turismo sostenibile. Il documento evidenzia come, nonostante la pandemia, l’Italia abbia riconquistato e superato i livelli di presenze turistiche pre-COVID, con oltre 447 milioni di visitatori nel 2023. Il turismo italiano continua a essere un settore chiave per l’economia, con un fatturato di 24 miliardi di euro e circa 300.000 occupati.
Il rapporto propone un modello che mappa la domanda e l’offerta turistica nelle diverse regioni italiane, suddivise in cinque macro-categorie: turismo culturale e paesaggistico, enogastronomico, balneare, sportivo e outdoor, e quello legato a eventi culturali e sportivi. Tra le regioni più allineate tra domanda e offerta, il Veneto emerge come un leader, con 72 milioni di presenze turistiche nel 2023. Il turismo sostenibile, con un forte focus sulla destagionalizzazione e l’esperienza diretta del territorio, è al centro della strategia per il futuro.
La digitalizzazione gioca un ruolo fondamentale in questo processo, trasformando ogni destinazione in un “ecosistema smart” e facilitando la creazione di esperienze turistiche personalizzate, accessibili tutto l’anno. Le tradizioni locali e il turismo delle radici sono visti come strumenti per un’offerta turistica più sostenibile e capillare. Questo approccio si allinea con la visione di un turismo che non solo protegge, ma promuove il patrimonio culturale e naturale del Paese.
Tra i temi discussi, grande attenzione è stata rivolta alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con interventi di spicco come quello di Benedetta Brioschi di The European House – Ambrosetti, che ha sottolineato la necessità di strategie di delocalizzazione e destagionalizzazione, a fronte della crescente pressione turistica su pochi luoghi iconici. La situazione climatica, inoltre, è stata citata come una delle sfide più urgenti per il turismo, con un calo del 25% dei turisti stranieri nei siti UNESCO durante i mesi estivi.
Il forum ha visto anche importanti contributi di personalità come il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che ha ribadito l’importanza di un turismo sostenibile per lo sviluppo economico del Paese, e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha evidenziato come la regione sia un esempio di eccellenza turistica, grazie alla sua offerta diversificata e di alta qualità.
Infine, il dibattito si è arricchito di esperienze pratiche, come quella di Elena Moschetta del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, che ha raccontato come il territorio delle colline del Prosecco stia investendo in un turismo esperienziale, valorizzando le tradizioni vitivinicole e offrendo ai visitatori esperienze che coniugano il contatto umano con il patrimonio locale. In questo contesto, l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco ha sottolineato il ruolo dei siti UNESCO come veicolo per un modello di sviluppo territoriale che promuove la sostenibilità e la protezione del patrimonio.
In conclusione, il Forum ha messo in luce l’urgenza di definire un piano strategico per il turismo sostenibile in Italia, attraverso politiche condivise, innovazione e una gestione integrata delle risorse, puntando su esperienze che valorizzino l’unicità del nostro Paese, rendendo l’Italia un punto di riferimento mondiale per il turismo del futuro.
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