“Ogni giorno la cronaca ma anche i nostri operatori sul territorio ci raccontano di false attestazioni e certificazioni sulla frequenza a corsi di formazione obbligatori per la sicurezza in edilizia e nei cantieri mobili. Si tratta di una pratica scorretta e pericolosissima, visto che l’edilizia resta uno dei luoghi di lavoro con maggior numero di vittime.”. Lo dichiara Enzo Pelle, segretario generale Filca-Cisl nazionale.
“Le parti sociali del settore – prosegue Pelle – hanno sempre espresso la loro preoccupazione nei confronti di alcuni sistemi formativi adottati soprattutto negli ultimi anni, con la nascita di molte aziende a seguito dei numerosi incentivi nel settore. La Patente a Crediti, in vigore dal 1° ottobre scorso, rappresenta proprio la risposta alla qualificazione di impresa sui parametri di sicurezza. Ora, però, dobbiamo volgere l’attenzione agli attestati di cui la Patente si compone, e che erano già previsti prima dell’introduzione dello strumento. Il nostro sistema – spiega il sindacalista – proprio per venire incontro alle necessità formative, anche in un’ottica di innovazione e qualificazione, e per assicurare il corretto e sicuro svolgimento dei corsi, ha previsto contrattualmente gli enti bilaterali su formazione e sicurezza, coordinati dal Formedil Nazionale. Si tratta di un sistema presente in modo capillare sul territorio, gestito e garantito proprio dalla partecipazione di imprese e lavoratori, al fine di garantire trasparenza e qualità all’offerta formativa. L’obiettivo – sottolinea Pelle – è di garantire una formazione continua e di alta qualità in tutto il territorio nazionale, promuovendo la sicurezza e lo sviluppo professionale nel settore edile. Il corretto funzionamento, comunque, di tutto il sistema relativo alla protezione dei lavoratori, delle loro componenti retributive e contributive, del loro welfare e della promozione di un mercato equo e premiante per le imprese, è garantito dalle Casse Edili”. “
L’intero sistema- aggiunge il segretario – è stato spesso riconosciuto dal legislatore che lo ha inserito in importanti protocolli di legalità per il corretto svolgimento nei lavori per le grandi opere o per la ricostruzione in momenti emergenziali, o riconoscendolo per l’attestazione dell’asseverazione, per il Durc, per la congruità. La formazione corretta, dunque, è la condizione necessaria per rendere ancora più efficace l’azione della Patente a Crediti. Questa Federazione ha sempre sostenuto una fondamentale necessità: creare un database presso il ministero del Lavoro, che raccolga l’effettiva formazione svolta e chi l’ha erogata. Questo sistema ci permetterà una maggiore trasparenza proprio per ovviare a questi ‘certificatorifici’, che minano la qualità della professionalità e la sicurezza dei lavoratori”, conclude il segretario generale della Filca.
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