Ristrutturare il bagno richiede un investimento significativo, ma si tratta di una spesa che non solo migliora il comfort domestico ma aumenta anche il valore dell’immobile. Tuttavia, sono disponibili diverse agevolazioni fiscali nel 2024 che rendono più conveniente intraprendere questi lavori, con la possibilità di recuperare parte della spesa attraverso le detrazioni.
D’altronde, rifare un bagno costa in media tra gli 800 e i 1.200 euro al metro quadro, un investimento importante che richiede spesso dei sacrifici. Questo vale soprattutto oggi in Italia, un Paese dove secondo l’Ocse gli stipendi sono rimasti fermi da oltre 20 anni a differenza di altri paesi europei in cui sono cresciuti, mentre il costo della vita è aumentato in modo considerevole erodendo il potere d’acquisto delle famiglie.
In questo contesto i bonus per ristrutturare la casa offrono un supporto fondamentale a chi deve rinnovare degli ambienti, specialmente il bagno da cui dipende il comfort domestico e il benessere personale. Bisogna però sapere quali agevolazioni sono disponibili, chi può richiederle, come funzionano, quali interventi consentono di usufruire delle detrazioni e cosa cambia per chi vuole affrontare la ristrutturazione del bagno nel 2025.
Cosa rientra nel Bonus Ristrutturazione 2024: dai box doccia ai rivestimenti
Per rinnovare il bagno è possibile beneficiare del Bonus Ristrutturazione, una misura di sostegno fiscale alle spese dei contribuenti nella riqualificazione del patrimonio edilizio. Questa agevolazione consiste in una detrazione Irpef del 50% applicata ai costi sostenuti per i lavori di ristrutturazione edilizia, compresi i lavori di rinnovo e miglioramento del bagno, fino a una spesa massima di 96.000 euro per unità immobiliare.
Le condizioni attuali del bonus sono valide per tutti gli interventi effettuati entro il 31 dicembre 2024, un’agevolazione che spetta sia ai proprietari degli immobili che ai titolari di diritti di godimento sulle abitazioni, tra cui locatari e comodatari. Per quanto riguarda la ristrutturazione del bagno, gli interventi ammissibili comprendono i lavori di demolizione, il rifacimento delle superfici, l’impermeabilizzazione e l’installazione di nuovi sanitari e rivestimenti. Le opportunità a disposizione per ottimizzare le spese sono quindi numerose.
Lo stesso vale per le possibilità di scelta per rinnovare il bagno, infatti oggigiorno sul mercato è possibile trovare un’ampia selezione di box doccia, piatti doccia, lavabi, vasi e bidet in diversi materiali, dalla classica ceramica ai nuovi materiali come le resine di ultima generazione che riproducono l’aspetto estetico del marmo e della pietra. Lo stesso vale per i rivestimenti del bagno, con tante opzioni disponibili come il tradizionale legno o il gres porcellanato effetto legno per chi vuole un rivestimento più resistente ed economico.
Come richiedere il Bonus Ristrutturazione per il bagno
Per accedere alle agevolazioni fiscali del Bonus Ristrutturazione è necessario conservare tutta la documentazione relativa ai lavori effettuati, inclusi:
- Fatture e ricevute dei fornitori;
- Schede tecniche dei prodotti installati;
- Bonifici bancari per i pagamenti.
Per usufruire delle detrazioni fiscali i pagamenti per i lavori di ristrutturazione devono essere effettuati tramite bonifico bancario parlante. In pratica, il bonifico deve contenere una causale che indichi l’agevolazione fiscale richiesta, il codice fiscale del beneficiario e la partita IVA del fornitore o della ditta che ha eseguito l’intervento.
La richiesta delle detrazioni fiscali avviene nella dichiarazione dei redditi. È possibile dedurre le spese sostenute in 10 anni, ripartendo la detrazione in quote annuali di pari importo. È importante conservare tutta la documentazione per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Come cambia il Bonus Ristrutturazione nei prossimi anni
Chi desidera ristrutturare il proprio bagno, ma non può effettuare i lavori entro il 31 dicembre 2024, troverà alcune modifiche nel Bonus Ristrutturazione 2025. In particolare, come previsto dalla nuova Legge di Bilancio, l’aliquota del 50% con massimale di spesa fino a 96mila euro sarà mantenuta nel 2025, mentre nel 2026-2027 la detrazione scenderà al 36% con limite massimo di spesa di 96mila euro.
Queste condizioni, però, interessano solo gli interventi di ristrutturazione eseguiti sull’abitazione principale. Al contrario, per i lavori realizzati sulle seconde case l’aliquota si ridurrà subito al 36% già nel 2025, con un tetto di spesa pari a 48mila euro. Dopodiché, la detrazione fiscale per le abitazioni non principali diminuirà ulteriormente negli anni successivi, passando al 30% nel 2026 e nel 2027.
Sarà quindi meno conveniente ristrutturare un bagno di una seconda casa nei prossimi anni, mentre sarà possibile usufruire delle stesse agevolazioni previste per il 2024 anche nel 2025 in caso di rinnovamento del bagno dell’abitazione principale. È importante dunque non perdere questa occasione, pianificando gli eventuali lavori di ristrutturazione entro il 31 dicembre 2025 per beneficiare dell’aliquota più alta e recuperare una quota maggiore della spesa sostenuta.
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