ll viaggio della speranza dalla Calabria a Genova è finito tragicamente in un’area di servizio nel tratto aretino dell’Autosole, quella di Lucignano Est. Giorgia, 9 anni, che i genitori stavano portando all’ospedale pediatrico Gaslini per una visita di controllo, si è accasciata nell’autogrill
Il viaggio della speranza dalla Calabria a Genova è finito tragicamente in un’area di servizio nel tratto aretino dell’Autosole, quella di Lucignano Est. Giorgia, 9 anni, che i genitori stavano portando all’ospedale pediatrico Gaslini per una visita di controllo, si è accasciata nell’autogrill, colta da un arresto cardiaco, durante una sosta dell’interminabile percorso da Taverna, il suo paese in provincia di Catanzaro.
L’hanno soccorsa in condizioni già disperate ma la corsa fino all’ospedale San Donato di Arezzo si è rivelata inutile: ai medici del pronto soccorso non è rimasto che dichiarare la morte, forse già avvenuta durante il tragitto.
La notizia della tragedia è in breve rimbalzata fino a Taverna, da dove trapelano i primi retroscena sulla fine della piccola. Giorgia aveva contratto una grave infezione batterica già questa estate ed era stata inizialmente ricoverata all’ospedale di Catanzaro. A seguire un primo trasferimento al Gaslini, dove la bimba pareva essersi ripresa, tanto che era stata dimessa, era rientrata in Calabria ed era pure tornata a scuola.
Poi un riacutizzarsi dell’infezione batterica che aveva indotto la famiglia a contattare l’ospedale pediatrico genovese e a concordare la visita di controllo.
Lunedì pomeriggio la partenza da Taverna, un viaggio infinito di almeno 800 chilometri (più gli altri 300 che mancavano per Genova) che aveva condotto i genitori con Giorgia fino all’area di servizio di Lucignano, estremo lembo della Valdichiana aretina.
La sosta per rinfrancarsi e rinfrancare la bimba della fatica si è conclusa nel modo più brusco quando lei è crollata a terra, col cuore che non batteva più. Immediato l’allarme al 118, con i soccorritori che hanno provato a rianimare Giorgia praticandole il massaggio cardiaco. Lì per lì lei è sembrata riprendersi, il cuore ha ripreso a battere debolmente ma la situazione era comunque gravissima. Durante la corsa in ambulanza un ulteriore drastico peggioramento che non ha lasciato spiragli ai medici del San Donato.
Giorgia lascia i genitori Agostino e Barbara e una sorellina, Chiara.
Intensa la commozione di Taverna, sulla Pre-Sila catanzarese, dove solo pochi giorni fa era morto un altro ragazzino, Mattia Scumaci, stroncato da un malore mentre giocava a calcio.
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